Progetto Comune 7903, progetto Aquino

PROGETTO COMUNE 7903, PROGETTO AQUINO

Da un idea del regista Giuseppe Aquino nata nel 2016

“Progetto Comune 7903”

Il titolo fa riferimento ai 7.903 comuni italiani che formano la nostra nazione.

L’idea è di avere degli scambi culturali con le istituzioni e i membri della cultura dei piccoli comuni italiani per stimolare una serie di iniziative volte allo sviluppo territoriale, soprattutto per i giovani, per fermare lo spopolamento e fare in modo di evitare la fuga verso le grandi metropoli sia per la formazione, sia per l’occupazione nel mondo del lavoro. L’iniziativa porta in sé anche un piano di sostenibilità territoriale col fine, tra l’altro, di produrre più turismo locale senza togliere nulla alle grandi città. Molti scambi e dibattiti sono legati anche al cinema, teatro e alla TV.

Per il momento il focus centrale del progetto è rappresentato con i comuni sotto i 5.000 abitanti, che ad oggi ne sono  5.495 che rappresentano il 69,53% del numero totale dei comuni italiani. Solo in alcuni casi il progetto si estende anche ad alcuni comuni che non superano i 10.000 mila abitanti che hanno un forte problema con lo spopolamento.

I comuni in Italia, sotto i 5.000 abitanti, che ad oggi ne sono  5.495 sono così divisi:

1.085 i comuni che hanno da 3.000 a 4.999 abitanti

936    i comuni che hanno da 2.000 a 2.999 abitanti

1.510      i comuni che hanno da 1.000 a  1.999 abitanti

1.095   i comuni che hanno da 500 a 999 abitanti

869 i comuni che hanno meno di 500 abitanti

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Il regista Giuseppe Aquino con Antonio Di Maria Sindaco di Santa Croce Del Sannio e presidente della Provincia di Benvento

 

Il regista romano Giuseppe Aquino, visita il Sannio, Santa Croce del Sannio ospite del sindaco Antonio di Maria, con l’assessore Angelo Cassetta, il vice sindaco Antonio Zeoli



Il regista romano Giuseppe Aquino, visita la città di Pietralcina, accolto dal sindaco Domenico Masone


 

Il regista romano Giuseppe Aquino, visita il Sannio, Santa Croce del Sannio ospite del sindaco Antonio di Maria, con l’assessore Angelo Cassetta, il vice sindaco Antonio Zeoli

 

 

Il regista romano Giuseppe Aquino, incontra l’imprenditrice Carla di Fiore, lo Chef Emilio Pompeo e l’ On. Costantino Boffa 

 

 

 

Una parte dell’articolo (che riguarda il progetto comune 7903) a tutta pagina del quotidiano IL SANNIO del 6 AGOSTO 2020 PAGINA NUMERO 8

“La pellicola si apre sullo scorrere delle immagini di Morcone un paese che riassume le straordinarie bellezze italiane rappresentate in un opera internazionale. “Tanto Sannio in questo film”, ha sottolineato Aquino, che vede la partecipazione di significativo rilievo di Vanni Miele che insieme a Filippo Lui ha curato la colonna sonora, l’attore Nazzareno Orlando nel ruolo di scrittore e ancora Annamaria Mastranutono insieme al marito Luigi Trigili, Maresa Calzone giornalista di Benevento, per finire con LAB TV partner esecutivo del film. Se c’è tanto odore di Sannio è proprio grazie ai profumi dell’arte culinaria di Annamaria Mastrantuono, chef di Morcone che già da un anno fa parte attivamente della rosa della grande squadra del regista romano. La chef diventa artista e recita nel film la parte di se stessa, ma non è solo questo, la Mastrantuono riveste un ruolo fondamentale di grande responsabilità nella macchina organizzativa.

Ed è proprio dalla collaborazione proficua tra Giuseppe Aquino e Annamaria Mastrantuono che il regista romano ha avuto modo di conoscere la ridente cittadina di Morcone. E’ stato amore a prima vista, colpito dalle storie e dalle bellezze naturali e architettoniche murgantine, Aquino decide di inserire nelle prime scene nel film le immagini meravigliose di Morcone. “Quando tre anni fa ho incominciato a lavorare alla realizzazione del film sulla vita di San Pietro Chanel – ci ha detto il regista Aquino -, santo missionario che ha attraversato tutto il mondo, per me e la produzione era impossibile raggiungere con la troupe alcune isole dell’Oceano Pacifico non collegate. Questo problema mi ha fatto studiare un piano per girare molte scene del film a distanza con sistemi innovativi di regia coadiuvati da wifi e da collaborazioni sul posto. Mai avrei immaginato di dover mettere a frutto questa progettazione dei precedenti tre anni nel mio paese d’origine, a causa di un giusto decreto che mi bloccava dentro casa. L’arrivo della quarantena in Italia mi ha spinto a mettere velocemente in pratica le teorie sviluppate, scrivendo la sceneggiatura in tre giorni e girando già, sui primi set, dalla settimana successiva. Desideravo fortemente catturare la verità di questo momento unico e storico e farlo nel momento in cui stesse accadendo. L’ispirazione per me è stata quella di creare un film che sarebbe stato non solo una testimonianza culturale ma un documento antropologico per il futuro. Tutti abbiamo visto immagini, attraverso i media, di città deserte senza più la presenza, il palpito, il fremito dell’uomo; desideravo impegnarmi tramite il film a riporre nuovamente al centro della vita la persona. Desideravo raccontare la bellezza della solidarietà e della fede che, in mezzo al dramma, sbocciava tra la gente. Volevo dare testimonianza, con l’importanza che meritava, all’impegno straordinario dei medici, mostrando come spesso hanno sofferto in prima persona le conseguenze del virus. Ma, più di tutto, volevo dare un messaggio di speranza. La pandemia ci ha portato all’isolamento, ma dentro quest’isolamento abbiamo trovato la nostra umanità”. Tommaso Paulucci, murgantino doc, fortemente radicato sul territorio morconese che come Sindaco ha governato in passato, sul tema ci ha detto testualmente: “A Morcone vi è vivo interesse per il regista romano Giuseppe Aquino e per il suo interessante lavoro. Aquino dimostra la sua vicinanza al nostro territorio e, più in generale ai paesi in ritardo di sviluppo. In questa prospettiva vi è un lungo lavoro da fare, avviando veri e propri scambi culturali con altre comunità locali. Una iniziativa già in cantiere per il prossimo mese di settembre è una conferenza-convegno sui beni culturali, a cui potrebbe partecipare Tatiana Kirova, consulente internazionale e membro permanente dell’UNESCO, con la quale Aquino già collabora in numerosi progetti di promozione dei territori e delle culture subalterne. Il regista Aquino ha avuto un paio d’anni fa contatti con Santa Croce del Sannio e con il sindaco Antonio Di Maria e l’assessore Angelo Cassetta. Anche l’Amministrazione Comunale di Morcone dimostra notevole interesse per il “Progetto Aquino” che intende dedicare attenzione a questo territorio, alla sua cultura, alle sue tradizioni. “Qui sento la vera Italia” – ha dichiarato il regista -, quella legata alla cultura del fare, alle tradizioni, ai valori di religiosità popolare. Morcone è legata a San Pio da Pietrelcina per il Noviziato. Il sindaco Ciarlo, per parte sua, potrebbe ricevere ufficialmente in Comune il regista romano durante la permanenza morconese”. Morcone organizzerà in suo onore una serata di galà nella terza decade di agosto. L’amore per le nostre terre che è germogliato nel cuore di Aquino deve essere il nostro amore, quello che nel tempo, forse sfiduciati, abbiamo perduto; la voglia di sostenere il rilancio dei nostri territori da parte di chi ai nostri territori non appartiene per radici ma per sbocciato sentimento, ci deve far capire che noi che qui siamo nati qualcosa possiamo e dobbiamo fare, come l’ammirevole Annamaria Mastrantuono sta dimostrando in diversi progetti che qualificano Morcone per un suo rilancio. Stiamo navigando sull’onda del naufragio, è l’idea di tanti, ma non sempre il naufragio è sinonimo di fine, il naufragio può essere anche portatore di felicità e a questo proposito, per rimanere in campo artistico, ci piace concludere con un passaggio della canzone del cantautore Bruno Lauzi, magistralmente interpreta da Paolo Conte, quando dice: “… onda su onda il mare mi ha portato qui, ritmi canzoni donne di sogno, banane, lamponi. Onda su onda mi sono ambientato ormai, il naufragio mi ha dato la felicità che tu non mi sai dar”. Meditiamo gente! Agiamo!”

Gabriele Palladino

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